Liberitutti: rispondere alle esigenze del territorio attraverso inclusione e partecipazione
a cura di Alessia Lingua
La cooperativa Liberitutti opera da anni con un obiettivo chiaro: rispondere alle esigenze dei territori in cui è attiva, promuovendo inclusione sociale e coesione tra le comunità locali e i beneficiari dei suoi progetti. Attraverso iniziative che spaziano dall’accoglienza dei migranti a programmi educativi innovativi, Liberitutti dimostra come il lavoro di rete possa creare un impatto positivo e duraturo.
Alessandrino: accoglienza e partecipazione comunitaria
Nell’alessandrino, il Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) si è evoluto da semplice struttura ricettiva a punto di riferimento per l’intera comunità. La festa annuale di San Salvatore Monferrato rappresenta uno degli esempi più riusciti di integrazione e scambio culturale. Nel 2024, l’evento ha visto la partecipazione della band torinese Afrodream, che ha trasformato la piazza in un’esplosione di musica e danza. Ma il vero cuore della festa è stata la partecipazione attiva dei ragazzi del CAS, frutto di un lungo lavoro preparatorio degli educatori.
Nei mesi precedenti l’evento, che si è svolto sabato 27 luglio, gli educatori hanno organizzato un laboratorio creativo nella scuola di italiano, incentrato sul tema del viaggio e del mare. I ragazzi hanno espresso riflessioni profonde, poi trascritte su biglietti. I partecipanti all’evento potevano pescare un biglietto, leggerlo e portarlo a casa, lasciando anche una riflessione personale su un cartello che riportava la domanda “Cosa pensi quando guardi il mare?” esposto presso lo stand di Liberitutti, contribuendo a creare un dialogo simbolico tra beneficiari e comunità locale. Questo gesto semplice ma significativo ha avvicinato due mondi spesso distanti, dando voce a esperienze e sentimenti.
Grazie a questa preparazione minuziosa, la festa è diventata un’occasione di conoscenza reciproca, partecipazione e condivisione. La comunità locale ha risposto con entusiasmo, dimostrando come iniziative di questo tipo possano abbattere barriere e costruire legami duraturi.
Cuneese: tra educazione e accoglienza
Nel cuneese, Liberitutti si distingue per un doppio binario di intervento: accoglienza e progetti educativi.
- Il Giardino delle Idee, da 0 a 10.000 km in un click, è un progetto che coinvolge i comuni di Busca, Caraglio e Dronero, offrendo ai ragazzi dai 12 ai 18 anni uno spazio dove studiare, giocare e partecipare a laboratori creativi. Tra le attività più apprezzate ci sono i percorsi di body percussion e video counseling, che aiutano i giovani a esprimere emozioni e raccontarsi attraverso linguaggi alternativi. Quest’anno il manga è stato utilizzato come filo conduttore per esplorare temi di inclusione e identità. Il progetto include anche esperienze uniche, come la visita al Lucca Comics.
- Nega Sò, invece, è un programma di più ampio respiro, attivo nelle valli Maria e Varaita, che mira a rispondere ai bisogni del territorio attraverso una rete di venti partner. Tra le azioni principali, spicca l’attivazione di uno psicologo di comunità e la creazione di spazi di incontro per mamme e bambini. Quest’estate, i portici di Dronero sono diventati un luogo di scambio e dialogo, con attività che hanno favorito la costruzione di relazioni e il rafforzamento del tessuto sociale. Nega So rappresenta un modello innovativo di progettazione territoriale, capace di coniugare accoglienza, educazione e sviluppo locale.
Negli ultimi mesi, Liberitutti ha avviato anche due doposcuola, uno a Roccabruna, che si tiene il giovedì pomeriggio, e l’altro a Costigliole Saluzzo, che si tiene il lunedì e mercoledì pomeriggio. Quest’ultimo è organizzato in collaborazione con l’associazione Don Giorgio B (partner anche del progetto Negasò, molto attiva su Costigliole Saluzzo, e la cooperativa Armonia). Attualmente sono iscritti circa 80 bambini e ragazzi, dalla prima elementare alla terza media. Quest’anno il progetto ha raggiunto la sua terza edizione, confermandosi un punto di riferimento educativo fondamentale.
Liberitutti ha anche intensificato i suoi interventi di accoglienza per i profughi ucraini, concentrando gli sforzi principalmente nella Valle Varaita. Inoltre, i CAS attivi a Dronero e Cuneo continuano a rappresentare un pilastro del sistema di accoglienza, offrendo supporto concreto e percorsi di inclusione a persone provenienti da contesti di grande fragilità.
Innovazione e impatto sociale
La filosofia di Liberitutti si basa sulla capacità di ascoltare e rispondere alle necessità specifiche di ogni territorio. Progetti come quelli nell’alessandrino e nel cuneese dimostrano come l’accoglienza possa trasformarsi in un’opportunità di rigenerazione sociale. Il coinvolgimento attivo delle comunità locali, la creatività degli educatori e l’impegno dei beneficiari rendono ogni iniziativa unica e di grande valore.
Grazie al suo approccio partecipativo, Liberitutti non solo risponde a bisogni concreti, ma costruisce legami e opportunità che arricchiscono tutti: beneficiari, partner e comunità.
Episodio 18 “Dialoghi sull’impresa sociale”
Episodio 17 “Dialoghi sull’impresa sociale”